innanzitutto ciao! sono felice di scriverti da un posticino accogliente e caldo come la mia nuova casetta bernese.
quest'anno sono stata decisamente una brava bambina.
di più: una bambina bravissima.
ho preso in mano la mia vita, sono diventata sempre più autonoma, ho sconfitto tante paure, sempre una alla volta per carità, insomma sto diventando finalmente adulta come ho sempre desiderato.
ora ti elenco concretamente i motivi per cui ti dovrai sentire in obbligo a esaudire ogni mia più piccola richiesta. inizio.
1. in tre mesi ho fatto due traslochi.
2. ho studiato tantissimo per arrivare a un livello quantomeno decente di tedesco (e ancora dovrò studiare molto: sappilo) e ho migliorato notevolmente il mio livello di inglese e di francese.
3. mi sono sposata.
4. ho avuto il permesso di soggiorno.
5. in tutto questo caos, sono anche riuscita a lavorare per un bel po'.
6. ho fatto sterilizzare la mia piccola Amelie, e tuttora mi sento terribilmente in colpa per questo (leggi: bisogno di coccole e carezzine per l'ego, sia per lei che per me).
7. ho visitato Art Basel.
8. sono stata al Montreux Jazz Festival.
9. ho visitato moltissimi posticini svizzeri: Lucerna, Zurigo, Basilea, Thun, Interlaken, l'Oberland Bernese, Gruyères, Neuchatel... e ancora non abbiamo inaugurato la stagione invernale. che si sappia: la Svizzera è bellissima (la mia preferita? Zurigo).
10. ho provato molta nostalgia, ma ho imparato a stare da sola.
11. ho avuto tanti piccoli problemi di salute che hanno abbassato non poco la qualità della mia vita, ma sono qui: you're gonna hear me roar.
12. nonostante i punti 10 e 11, non ho avuto crisi d'ansia o periodi di depressione.
13. ho fatto pace con molti ricordi, ho scritto tantissimo, ho cominciato persino a sentire nostalgia di Torino (non di tutto, però: mi mancano le lunghissime passeggiate in corso Vittorio verso il Po, i dopocena al Berlicabarbis, la mia adorata crèpe Biancolatte all'Allanté, le buone cene a chiacchierare con gli amici, l'ariosità dei suoi viali, i suoi portici, i mille eventi che scandiscono, quasi come feste comandate, i dodici mesi dell'anno: il Salone del Libro, il mese dell'arte contemporanea, il Salone del Gusto, Settembre Musica, Torino Spiritualità, le sagre alla fine dell'estate, solo per citare i primi che mi vengono in mente)
14. ho ascoltato (e scritto di) una infinità di musica.
15. ho imparato a fare i milanesini.
ora: questi sono i motivi fondamentali per cui ti dovrai impegnare moltissimo a far sì che io continui a credere in te, perché in te ci credo, tu sei magia, tu sei il motivo per cui in questo periodo sopporto le camminate a 8 gradi sotto lo zero per arrivare fino in centro, tu sei la ragione per la quale casa mia è piena di gingilli e decorazioni rosse e dorate e candele in un numero tale che il sensibile ingegnere ha parlato di mausoleo (forse ho effettivamente esagerato).
adesso esprimo i miei legittimi desideri. la mia wishlist.
1. ti prego: instilla nella mia materia grigia quel guizzo che mi farà giungere a un livello di autonomia totale in lingua tedesca. è importante, perché il mio desiderio più grande è di integrarmi. io mi impegno tanto, ma a volte non basta. e poi sono vecchia, sempre più vecchia, e ho studiato decisamente troppo negli anni precedenti della mia vita. ti ricordo che, ai tempi, lessi Guerra e Pace in due mesi. i miei neuroni sono bruciati: abbi pietà di me.
2. la mia salute! sono poco pochino preoccupata. è vero, mi sono trascurata non poco. è vero, mi sono letteralmente spezzata la schiena. è vero, spesso le cose da fare toglievano il tempo da dedicare a me stessa. ma fai che quella cosa lì che sai tu vada bene bene bene, perché io già mi sto cagando un pochino addosso (eh, altra espressione che rendesse l'idea non c'era).
3. me stessa in senso lato: ho bisogno di tornare a ruggire, ha ragione Katy Perry (ho detto questa cosa? l'ho detta davvero?)! ora che mi sono data tanto da fare per migliorare la mia vita, la nostra vita, sento la forza e la necessità di tornare a essere quella che sono davvero, a esprimermi per ciò che so fare, a darmi l'importanza che merito. forza, un piccolo aiuto!
4. un viaggio: ti prego almeno un viaggio epocale. la Svizzera è bella, ma è piccola. ci vogliono esperienze che facciano il pari con la fatica mostruosa che stiamo facendo.
5. la serenità: ci sto lavorando tanto, ma a volte le paure sono ostacoli insormontabili e prevale lo scoraggiamento. vorrei che questi momenti siano sempre di meno, che scompaiano una volta per tutte dalla mia vita.
questa era la wishlist difficilissima. lo so, è tosta, ti sto chiedendo molto. ma le richieste sono commisurate all'impegno che ci sto mettendo. sono stata al palo troppi anni, per troppi anni sono stata triste, per troppi anni ho avuto le mani legate.
ho avuto la forza di cambiare la mia vita. ora sarebbe bello un piccolo aiuto.
perché la felicità si costruisce! lamentarsi non serve. ci vuole la forza di reagire.
[e, a questo proposito, permettetemi una piccola riflessione.
noi non siamo scappati: leggo, più spesso di quanto vorrei, che per molti andare all'estero è una sconfitta, che bisogna rimanere per combattere. e io rispondo a queste persone dicendo che la nostra parte l'abbiamo fatta, per diversi anni: ma la vita ci stava passando sotto il naso e in mano non avevamo nulla. eravamo infelici, avevamo sempre bisogno dell'aiuto dei genitori. volevamo sposarci, volevamo che gli anni di studio avessero un senso, volevamo una famiglia nostra: in Italia, in questa Italia, non era (non è) possibile. abbiamo provato a immaginare un futuro: non ci siamo riusciti. e credeteci, stare lontano dal proprio Paese è una delle più miserabili ingiustizie che esistano. pensate dunque al nostro stato d'animo quando abbiamo dovuto fare una scelta simile. quando ci avete pensato, ripensateci altre dieci volte. venti, se non basta.]
e ora, come da tradizione, ti invito a fare bella figura con la solita wishlist semplicemente ridicola:
1. materialisticamente parlando, gli UGG Boots qui a Berna non sono un lusso: sono una necessità. provvedi subito.
2. va bene la nebbia ghiacciata, va bene la pioggia gelata, va bene anche la neve che non si scioglie mai ma per favore fammi uscire gli orsi dalla fossa del Barengraben, perché ultimamente mi sento sola e quando scendo in centro e non li vedo mi prende la saudade.
3. fa' sì che le taglie di reggiseni svizzeri continuino a essere sfasate rispetto all'Italia così io continuerò a vivere nell'illusione di avere una terza abbondante.
4. ti prego: fai in modo che il cagnolino e il gattone bianco che fanno compagnia al dolcissimo clochard che sta di fronte a Globus vivano il più a lungo possibile. ci conto.
5. a proposito di gattoni: fai vivere la mitica Chiquita, il micio mascotte del nostro quartiere, lo scottish fold più ciccione del mondo felino, almeno altri dieci anni, permettendole così di entrare nel Guinness dei Primati (adesso ne ha 22: come faccio senza vederla accicciolata sulla sua poltroncina da giardino quando passo? e il suo padrone anzianissimo e rigolo, come dice la parrucchiera, come farebbe senza di lei?)
6. e a proposito di parrucchieri (svizzeri): infondi la scienza tricologica nelle loro menti perché non sanno tenere la spazzola in mano.
7. dacci la forza di mettere le tende nelle stanze perché l'impresa si sta rivelando titanica e io non voglio che i nostri dirimpettai sappiano appunto che porto la terza abbondante.
8. rendi afona per un po' la signora Connelly del piano di sotto perché io non ne posso più di sentir violentata la pop music degli anni Duemila (che già, beh). ebbasta.
9. dammi la possibilità di avere un incontro ravvicinato con una mucca svizzera perché io le adoro, sono animali stupendissimi!!! (momento di entusiasmo adolescenziale)
10. parliamo di latte e i suoi derivati? fammi passare un poco questa maledetta intolleranza. io voglio provare la crème de la Gruyère con le meringhe. le meringhe da sole fanno tristezza.
grazie Babbo e tanti auguri a tutti noi.
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