L'altro blogghino mi ha accompagnata in un momento caotico, delicato, particolare della mia vita. Ha avuto cioè ragion d'essere in quel momento. Rispecchiava ciò che sentivo, raccoglieva i miei sfoghi, parlava delle cose che mi piacevano e mi interessavano.
Ma siccome io sto facendo un percorso personale pieno di scoperte e di cambiamenti, e siccome negli ultimi due anni sto comprendendo un sacco di cose alle quali prima nemmeno pensavo, mi piaceva l'idea di condividere tutto ciò che ho imparato e che tutti i giorni imparo.
Quando si sta tanto male, ma male al punto di chiudere le porte a tutto, e però si riesce a tirarsene fuori, il modo in cui ci si aggrappa alla vita è qualcosa di straordinario. Tutto quello che si ha attorno diventa motivo di felicità e stupore infinito. Ma come, tutto questo c'era già prima e io non lo vedevo? Se vi sembra retorico, ci metto la faccia e vi dico che non lo è, perché l'ho provato.
La cosa pazzesca è che, quando vedi quello che prima non vedevi, vorresti che lo vedessero tutti. All'improvviso capisci meglio le persone, la vita, tutto. Non è che si riceve un'illuminazione dall'alto, seduti comodi sulla poltrona. Il lavoro è lungo, richiede disciplina, pazienza, rigore, e non sempre è possibile essere costanti. Le ricadute ci sono, e non sono poche. Però una cosa importante si capisce subito: le persone, nella maggior parte dei casi, non sono felici. Ognuno lotta coi suoi demoni, le sue speranze deluse, le durezze dell'esistenza. Ho capito che è dura per tutti, ma che semplicemente cambia il modo di affrontarla.
Allora, partendo da questo presupposto, voglio aiutarmi e aiutarvi a vedere che c'è sempre, anche quando è nascosta da cumuli di polvere, una scintilla di infinito, di perfezione, di pura bellezza. E che è proprio questa scintilla che dà il senso a tutto il resto.
Un abbraccio.
Sarina, queste tue parole mi colpiscono molto. Le condivido e mi aiutano :)
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