Mille occasioni di festa feat. Beyoncé

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giovedì 18 aprile 2013

#180. a place to belong


sono arrivata a Berna come in un sogno, la vita cambiata in un attimo senza nemmeno accorgermene. 
io, Giordano, Amelie e una piccola macchina stracolma di oggetti.
all'inizio, una casa in subaffitto per due mesi: bellissima, una mansarda con terrazzino e lucernari che davano sulla splendida vista di Berna e delle sue montagne. il quartiere vivo e iperchic di Breitenrein, i negozi sotto casa, i mezzi pubblici a due passi. 
due mesi pieni di incombenze e disbrighi burocratici, lezioni di tedesco, momenti di scoraggiamento e malinconia alternati a fasi di adrenalinico entusiasmo.
una casa che non era nostra, un intermezzo necessario a capire cosa stava succedendo.
poi un lavoro, un lavoretto si potrebbe dire, piccolo piccolo ma dal grande valore umano e affettivo. e quella sensazione di sentirmi di nuovo utile e indipendente.
i premietti per affrontare i momenti più duri: una borsa, un paio di orecchini, un vasetto di primule, un cupcake. le mille ricette di cucina da sperimentare in quelle ore di solitudine troppo lunghe, quando una chiacchiera con un'amica è la cosa che più desideri al mondo, vorresti i tuoi genitori per un consiglio e sono davvero troppi giorni che nevica e la temperatura non sale mai sopra lo zero.
le mille fotografie fatte per condividere un'esperienza così grande senza dover usare le parole.
la sensazione di avere fatto la scelta giusta, ogni volta che incontri lo sguardo sereno della gente, constati la loro infinita pazienza, ti sbalordisci per quel senso dell'organizzazione a noi quasi ignoto. e l'onestà. e i mezzi pubblici più incredibilmente efficienti che possiate immaginare. e tutto quel verde, e tutti quei bambini, e tutte quelle mamme giovani. e i papà, gli adorabili young daddies svizzeri che meriterebbero un post a parte: la loro dedizione e tenerezza, il loro essere così premurosamente spericolati (ebbene sì, non è un ossimoro: qui è una realtà).
e poi, la nostra casetta. a un passo da quel gioiellino che si chiama Rosengarten, il giardino delle rose, un posto dove appena scoppia la primavera la parola d'ordine è take it easy & enjoy the nature.
il bellissimo balcone che dà su un giardino di prati e alberi; i giochi per i bambini; le scene di vita familiare quasi condivise, perché qui le tende si usano poco e quel che ne viene fuori è un naturale senso di comunità. 
una casetta bianca, una lavagna su cui scrivere la mia storia, la nostra storia.
soffrire, mettere in discussione tutto, ricominciare da capo e scoprire quanto si è forti e quanto poco lo si credesse.
sentire che questa volta sei tu che decidi la tua vita, non le tue paure. che c'è ancora una possibilità che i sogni si possano realizzare. 
capirlo mentre ci si asciuga il sudore.
spostare il limite, uscire dalla zona sicura, che forse tanto sicura non era. e trovare quel luogo a cui si appartiene o, come dicono benissimo gli anglofoni, a place to belong.
ben tornati sul mio blogghino.

3 commenti:

  1. Era tempo che tornassi a scrivere qualcosa. Eravamo in tanti ad aspettare.

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  2. Mi piace molto come dai voce ai sentimenti contrastanti di chi comincia un'avventura all'estero. Brava Saretta :)

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