Mille occasioni di festa feat. Beyoncé

Mille occasioni di festa feat. Beyoncé

lunedì 29 novembre 2010

Occasione di festa numero 45.

La cucina è il regno delle opportunità e delle occasioni di festa, per me.
Imparo e scopro tante cose, mi cavo fuori da momenti malinconici e complicati e soprattutto mi sento utile a qualcosa. Così, siccome la scorsa settimana è girata proprio male, e siccome per la verità era da un po' di tempo che l'idea mi frullava nella testolina, e siccome io e Jody avevamo ricevuto un graditissimo invito a cena dai nostri cari Noemi e Claudio per condividere l'attesissima finale di X-Factor (ok, lo so, ho rotto. Giuro che ho finito coi "siccome"), l'idea ha preso corpo trasformandosi nel ciambellone nutelloso detto anche ciambella Nathalie - in onore della bravissima vincitrice di X-Factor.
A giudicare dalla conta dei sopravvissuti l'esperimento è riuscito e quindi lo condivido subito con voi.
La prima cosa da fare è pulire il tavolo e piazzare sopra tutto il necessario. Che sarebbe:
1. L'attrezzo del mestiere ovvero (maliziosi) il robottino impastatore. In mancanza, ciotolone, frusta da cucina e olio di gomito.
2. tre uova
3. 100 grammi di burro fuso intiepidito
4. 300 grammi di farina che lievita oppure 300 grammi di farina più una bustina di lievito (dolce mi raccomando!)
5. 200 grammi di zucchero
6. mezzo bicchiere di latte
7. un barattolo di Nutella da 250 grammi
8. zucchero a velo
9. stampo per ciambella di diametro 26 cm
10. grembiulino e buona musica (nel mio caso, Carmen Consoli).
Et voilà:
Bando agli entusiasmi che qui c'è da lavorare.
Prendiamo il ciotolotto e ci buttiamo dentro le 3 uova e lo zucchero. Col frustino amalgamiamo sì da ottenere una spumetta dolce. 
Aggiungiamo la farina, il lievito, il burro tiepido e il latte e facciamo lavorare di nuovo i frustini.
A questo punto la base dell'impasto è finita, voi la prendete e, dopo avere imburrato e infarinato lo stampo, ve la versate livellandola, mentre già vi vedo fare gli sboroni prendendovi gioco di me forti del vostro questo lo so fare anche io.
E invece no, la cucina è come l'arte contemporanea: la rielaborazione, l'interpretazione della realtà è tutto, e mica tutti son capaci.
Così io inizio a parlare dolcemente al mio impasto, a fargli ascoltare la musica buona, accarezzo il robottino che deve fare il suo dovere altrimenti volerà dalla finestra al freddo e al gelo, inizio a blandire il forno che è il supremo signore delle ricette: dipende tutto da lui.
Comunque, dopo che l'impasto sarà pronto, prendete il barattolo della Nutella e fate ciò che di solito scatena i più mostruosi sensi di colpa: andate giù di cucchiaione grande e schiaffate la Nutella a cerchio sopra l'impasto. Per intenderci, così:
E poi, con una forchetta, girate la Nutella nell'impasto per amalgamarvela.
Alla fine, per pulire il cucchiaione, vi è concesso attingervi con voluttà autodistruttiva - vorrete mica buttare tutto quel bendidio?!?
La quantità di Nutella da adagiare sull'impasto va un po' a gusti, nel senso che se volete semplicemente variegare ne mettete pochina, se invece volete fare un ciambellone proprio nutelloso non dovete essere avari - in pratica, svuotate il barattolo.
A questo punto è tutto nelle mani del forno, vero deus ex machina della provvidenza culinaria, che andrà impostato a 180° non ventilato e che dovrà far cuocere il nostro nutellotto per un tempo indicativo di 40 o 50 minuti (dipende dal forno: voi dopo 35 minuti iniziate a far la prova dello stuzzicadenti).
Passati questi interminabili minuti lasciamo raffreddare questa bontà e la copriamo con una dolce nevicata di zucchero a velo.
Il risultato è stato leggermente croccante all'esterno e morbidosissimo, a tratti scioglievole all'interno... Insomma una roba goduriosa ma talmente impegnativa da richiedere uno stomaco quasi vuoto per apprezzarla a dovere.
Che poi secondo me al ciambellone è pure piaciuto il disco della Carmen.

2 commenti:

  1. Presente all'appello!!! Ma grazie per averlo preparato per noi fortunati ^^

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  2. L'ho fatto con tanto amore, spero si sia "sentito" ;)

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