Mille occasioni di festa feat. Beyoncé

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mercoledì 4 aprile 2012

#157. Cooking mama presents: rotolini di porro, speck e scamorza bianca

Ricetta veloce veloce e pre-pasquale per voi amici del blogghino, che ben si presta - data la sua natura finger food - a essere uno dei must del vostro picnic fuoriporta.
E' una roba così facile, ma così facile che non può venirvi male.
Inoltre la dedico alla cara Emma, che ancora è sprovvista di forno, dicendole: anche questo lo puoi fare anche tu.
Bene. Raccogliamo gli ingredienti, indicativi per 4 persone:
1. 2 porri. teoricamente ne basterebbe uno, ma ve ne consiglio due perché potrebbe capitare che le foglie non vadano bene, siano brutte, si rompano etc etc.
2. una scamorzina bianca (la vedete là, addormentata sui porri)
3. speck quanto basta. quanto basta? mah, io ne ho presi 200 gr, tanto poi quello che resta ve lo mangiate
4. 1 albume (è nella ciotolina blu trasparente)
5. pangrattato quanto basta
6. olio di semi

Per prima cosa, prepariamo i porri. Li priviamo delle due estremità, li incidiamo nel verso della lunghezza ed eliminiamo le foglie esterne, più coriacee. La foglia di porro servirà infatti a formare l'involucro del rotolino. Fatto questo, sbollentateli (per gli ignoranti come me: buttarli in acqua bollente non salata per 3-4 minuti).
Sotto con la scamorza. Tagliamola a rettangolini. Non cubetti, mi raccomando: la scamorza sarà l'interno del nostro rotolino, e la sua forma andrà adattata alla foglia di porro.
Ora prendiamo un tagliere, o un ripiano pulito, e stendiamo in lunghezza, una accanto all'altra, le foglie di porro sbollentate. Sopra vi adageremo la fetta di speck, che dovrà essere all'incirca lunga e larga quanto il porro. Posizionando il tocchetto di scamorza sull'estremità inferiore, andremo così ad avvolgere i due strati di porro e speck attorno al formaggio, fino a ottenere questo risultato:
I rotolini, però, non sono ancora pronti. Il mio colesterolo, infatti, non era soddisfatto, e mi ha chiesto la cortesia di aumentare l'apporto calorico del mio finger food. E mi ha detto: perché non rotoli i rotolini prima nell'albume d'uovo e poi nel pangrattato? Data la sua insistenza, mi è toccato accontentarlo.
Poi mi ha anche detto: ma no, vorrai mica passarli al forno? E poi Emma come fa a cucinarli? Eh, aveva ragione. Così ho preso un bel padellone, l'ho riempito con un sacco di olio di semi e splash!, ci ho tuffato i rotolini. Per poco: un paio di minuti. Basterà che la panatura risulti dorata. Per regolarvi ulteriormente considerate che il punto di non ritorno è lo scioglimento della scamorza, quindi fate attenzione perché non deve succedere!
Come vedete, il risultato è più che soddisfacente. E lo sforzo è davvero minimo: serve circa mezz'ora. I rotolini danno il meglio di sé caldi, ma anche lasciati raffreddare e gustati come stuzzichino tra una portata e l'altra non sono niente male. 
Poi c'è da dire una cosa: quando li ho preparati, avevo ancora una bella esofagite. Ne ho mangiati due, e sono ancora qui. Testato per voi, amici del cardias ipocontinente (questa la capiamo in pochi).
Alla prossima ricettina, viva le ricettine!

on air: School of Seven Bells. Ghostory.

1 commento:

  1. Ahahhaaaa! Grazie per il pensiero, cara! Mi tentano un sacco questi porri. Non vedo l'ora di farli!

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