Mille occasioni di festa feat. Beyoncé

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mercoledì 18 aprile 2012

#159. Cooking mama presents: torta rustica patate e speck

Sicché quella famosa sera di ormai due mesi fa pensai: come completare il mio bel menu finger food con un piatto sostanzioso? e soprattutto: cosa posso mangiare io, povera vittima del combo gastrite-esofagite? 
faccio un salto sul web, spulcio qua e là, e la risposta non si fa attendere: torta rustica patate e speck, sarai il mio piatto forte!
per i gastritici in ascolto: testata con successo. le patate sono un noto antiacido, la cottura è al forno, allo speck sarebbe forse preferibile il prosciutto crudo ma si può fare. ricordate che il semplice fatto che io sia qui a raccontarvelo dice molto.
infine: Emma. mi dispiace. qui il forno serve.
e allora pronti con gli ingredienti amici!

per 4 persone (una torta):

1. 3 patate
2. 80-100 gr di speck (melium abundare)
3. 100 gr di fontina
4. erba cipollina quanto basta
5. sale e pepe
6. olio extra vergine di oliva
7. un uovo
8. 2 rotoli di pasta sfoglia rotonda già pronta

e allora che si fa? sotto a chi tocca!
la prima cosa da fare è sbucciare le patate. per me, si tratta del primo dramma perché forse non sapete, se non mi conoscete proprio bene benissimo, che io quando tengo in mano il coltello non ho il pollice opponibile. non ridete, io davvero non riesco a fare forza col pollice. immaginate la pena ogni volta che si presenta la necessità di sbucciare una mela, un frutto o verdura qualsiasi, e soprattutto le patate. però voglio consolarvi: per gli impediti esiste un attrezzo che si chiama sbucciapatate che può risolvere la situazione. il suo utilizzo è molto umiliante ma, con la giusta nonchalance, nessuno ci farà caso.
dunque sbucciatele fischiettando e poi tagliatele a fettine sottili come vedete nella foto sopra. 
prendete una padella bella grande e scaldateci 3 cucchiai di olio, al quale aggiungerete le patate che poi dovrete salare, pepare e cospargere di erba cipollina. cuocete il tutto per circa dieci minuti, o quantomeno finché le patate non risultino dorate e ben cotte.

                                           

poi scolatele su carta assorbente.

                                           

a questo punto prendete una teglia da forno rotonda di 26 cm di diametro (oppure usate quelle in alluminio, usa e getta) e stendetevi il primo rotolo di pasta sfoglia. coi rebbi (leggi: le punte) di una forchetta bucherellatene il fondo per non far gonfiare la torta in cottura, e nel fare questo sfogate le vostre frustrazioni con rabbia compiaciuta.

                                          

ricoprite tutto il fondo con le patate.

                                          

ricoprite le patate con le fettine di speck (yummy!)...

                                           

... e poi con la fontina (doppio yummy!)

                                         

ora siete pronti con il secondo rotolo di sfoglia che andrà adagiato voluttuosamente sopra questi strati e i cui bordi dovranno aderire ed essere ripiegati sui bordi del primo strato. il tocco finale sarà quello di spennellare con l'uovo sbattuto tutta la superficie della torta la quale, in cottura, assumerà un piacevole colorito dorato.

                                             

impostate il forno a 200° in modalità ventilata e fate cuocere per circa mezz'ora, o comunque finché la superficie non sarà, appunto, ben dorata. ricordate che ogni forno è un'entità a sé, quindi fidatevi più dei vostri occhi e del vostro naso che delle mie indicazioni. infine: parlate al vostro forno! non mi stancherò mai di ripeterlo: dovete coccolarlo, blandirlo, sussurrargli le parole più dolci che conoscete. perché potrete essere state le cuoche più sopraffine del mondo, ma se non lo conoscete bene lui e solo lui potrà rovinare irreparabilmente il vostro capolavoro.
che sarà questo!

                                             

ricapitolando il nostro menu finger food, che potrete adattare benissimo alle gite fuori porta di questa primavera un po' pigra: 

avendo a disposizione un intero pomeriggio potreste farcela, considerate che si tratta di piatti che sono buonissimi anche freddi e che potete preparare con calma e in anticipo. se proprio volete scaldarli c'è il forno! (ops! Emma. scusa).
il figurone è assicurato e soprattutto, per la padrona di casa, sarà molto più facile dedicarsi agli ospiti e rilassarsi un po'. dulcis in fundo: dopo avere gustato tutti questi piatti il mio stomaco e il mio esofago erano assolutamente tranquilli, l'unica cosa che vi consiglio caldamente è di non esagerare con le quantità!

buon appetito, allora, e viva le ricettine gastrite-friendly!

on air: Miike Snow. Happy to You.

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