Mille occasioni di festa feat. Beyoncé

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mercoledì 16 dicembre 2015

#210. non è Natale senza il post di Natale.

Natale sta arrivando anche quest’anno e io direi di partire da un ringraziamento: grazie per avermi permesso di esserci. Si usa in questi casi l’espressione a Dio piacendo e non so voi ma io quest’anno la trovo veramente opportuna.
Volevo scrivere il consueto post natalizio ma quest’anno è diverso, quest’anno faccio fatica a sentirlo, il Natale.
Ho decorato la casa quasi per dispetto, per difendermi con i soli mezzi di cui disponiamo, le nostre piccole armi (cit.), eppure non c’è quel metaforico scintillio che tanto mi affascina e mi riscalda il cuore ogni anno.
E’ stato un anno faticoso e laborioso per me personalmente ed è stato un anno terribile per il mondo così come lo conosciamo, ma anche per quella categoria di persone alla quale mi sento di appartenere e che è stata tra i bersagli dell’odio terroristico di Parigi: i giovani affamati di vita e dalla mente aperta, con una immensa voglia di esplorare e scoprire, che spesso sono costretti a lasciare il proprio Paese per inseguire la propria idea di felicità e poi ci prendono gusto, e improvvisamente il mondo si spalanca in tutta la sua potenza e bellezza, e con esso le infinite possibilità di conoscere gente nuova, di ogni angolo del mondo, e imparare nuove lingue anche ostiche e terribili e confrontarsi con differenti modi di pensare, e apprezzare della vita ogni piccola cosa, una cena con gli amici, un concerto in quel localino, una carezza al momento giusto, e sentire la nostalgia di casa ma allo stesso tempo l’orgoglio di farcela da soli.
Mi aggrappo alle cose che mi fanno stare bene ma non sembrano funzionare come al solito, c’è come una patina nera che sembra essersi posata su ogni cosa, un senso di catastrofe imminente che si cerca di scacciare quasi con la negazione, continuando a fare ciò che si era sempre fatto ma con un dubbio di fondo che non molla mai la presa.
E allora le domande: è giusto pensare all’albero di Natale? E’ giusto non vedere l’ora di sentire quell’album di Adele tanto atteso e spararselo in cuffia al massimo volume? E’ giusto continuare ad andare in palestra e far finta di nulla, e muovere il culo sull’ellittica al ritmo dei Major Lazer? E’ giusto guardarsi allo specchio con vanità mentre si indossa quel cappottino nuovo così avvolgente e stiloso? E’ giusto addentare con voluttà le quesadillas migliori di Berna e pensare che si fotta l’intolleranza al lattosio? E’ giusto fantasticare sui prossimi meravigliosi viaggi in luoghi lontani?
La risposta a tutte queste sciocche domande è proprio il mio desiderio VERO per questo Natale: sì, è giusto. Ed è doveroso.
Vaffanculo a chi vorrebbe deviare il corso dei nostri pensieri, e intasarci il sonno coi suoi incubi reali. Vaffanculo a chi ci vorrebbe far sentire in colpa - o peggio: vorrebbe ucciderci - semplicemente perché siamo vivi, giovani e curiosi della vita. VAFFANCULO.
Continuerò (e spero continueremo tutti) a farmi le stesse paranoie imbecilli, ad alambiccarmi sui gesti delle persone che amo e che non sempre capisco, a migliorarmi o a cercare di farlo inciampando mille volte ma senza mai fermarmi - se non per riflettere sugli errori fatti, e ricominciare con un ROARRR -, a sentire la tensione sciogliersi a ogni buffetto sulla guancia della persona che ho scelto di avere accanto, a cercare nelle fusa di un gatto la soluzione a ogni problema, a fotografare decine di volte lo stesso soggetto finché non viene fuori la foto che ho in testa, ad aspettare la neve ogni volta che il cielo si tingerà di bianco e in generale continuerò a fare tutte le cose stupide e intelligenti che ho fatto finora e che mi fanno essere quella che sono, compresi i tanti difetti che mi caratterizzano.

Detto questo, e proprio per questo perché per ora in questo mondo ci sono e respiro e non ho intenzione di passare questo tempo flagellandomi, vado giù di wishlist vera e propria che affido al vento sperando che la porti da chi ha orecchie per intendere e portafoglio da aprire. E buon Natale anche a voi.
  • a scelta: Midnight Recovery Concentrate di Kiehl’s e Advanced Night Repair di Estée Lauder. Ma mi accontento anche di Turnaround Overnight Revitalizing Moisturizer di Clinique. E’ una vita che desidero un prodottino così ma mi sento sempre troppo in colpa per comprarmelo, e sinceramente l’olio di Argan non è che funzioni tanto, come crema da notte.
  • la scopa elettrica multifotonica della Dyson che aspira anche l’impossibile. Sai com’è, col gatto in casa. Cioè no, cosa avete capito?!?
  • l’iPad per avere un luogo pratico e maneggevole dove complottare i miei progettini di vita e lavorativi assecondando la mia ormai preoccupante mania di pianificazione (Konmari e Pinterest, è colpa vostra maledetti).
  • le cuffie Beats. Così potrò essere asociale nel modo più stiloso e soddisfacente possibile.
  • una maglietta con scritto Sara Giorgia sulla schiena e/o magliette a profusione delle mie band preferite (sfondo nero, mi raccomando). Perché noi, coi problemi di personalità, ci andiamo a braccetto. Noi chi?
  • il Clarisonic? Davvero?
  • Libri che vorrei leggere quest’anno (oltre a quelli rimasti da leggere dall’anno scorso): Dovremmo essere tutti femministi (Chimamanda Ngozi Adichie), Il gatto venuto dal cielo (Hiraide Takashi), Love Style Life (Garance Doré)
  • il KitchenAid rosa, un grande classico il cui desiderio percorre immutato svariate mie wishlist natalizie (senza successo, chiaramente).
  • unacosaseria: vorrei imparare a scrivere sempre meglio, a planare con leggerezza sulle cose, a comunicare il mio mondo interiore nel modo più semplice e definito possibile. Imparare dai migliori e poi fare a modo mio. Non smettere mai di studiare, di cercare ispirazione, di imprimere su un foglio bianco risoluzioni e progetti. Stare concentrata e cercare di essere gentile, sempre (ma incazzarsi al bisogno: esprimere, non reprimere).
  • Poi le solite stronzate tipo sfangarla una volta per tutte col tedesco ma questo non è un desiderio, questo è qualcosa che accadrà solo in base alla mia volontà, dunque Sara bon courage, non mollare e ogni tanto fatti anche qualche complimento che non sei così male come pensi.

Auguri a tutti.



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