
Mi scopro una persona molto più forte e forse anche peggiore, sicuramente meno accomodante, meno disposta a nascondere lo sporco sotto il tappeto e più pronta ad accogliere il bello e in brutto nella mia vita con uguale trasporto.

Più fatalista forse, sicuramente con minor voglia di un tempo di condividere tutto ma proprio tutto di me.

Più fatalista forse, sicuramente con minor voglia di un tempo di condividere tutto ma proprio tutto di me.
Ecco quindi che per fare un po’ il punto di questo anno appena trascorso non vi parlerò moltissimo dei fattacci miei (solo un po’) ma piuttosto condividerò con voi
le scoperte fatte e in generale le cose belle che mi hanno ispirata per dodici mesi.
Per comodità (mia o vostra, non so) suddividerò questo best of 2015 in una piccola serie di post dai quali potrete trarre gli spunti che più preferite. Perdonatemi, ma sulla capacità di sintesi sto lavorando con scarsi risultati.
le scoperte fatte e in generale le cose belle che mi hanno ispirata per dodici mesi.
Per comodità (mia o vostra, non so) suddividerò questo best of 2015 in una piccola serie di post dai quali potrete trarre gli spunti che più preferite. Perdonatemi, ma sulla capacità di sintesi sto lavorando con scarsi risultati.
Ma ora, concedetemi
SOLO UN PO’ DI FATTACCI MIEI


Ho assistito al collegamento di Samantha Cristoforetti dalla ISS in un liceo di Lugano (GIRL POWER), ho visitato gran parte della Spagna innamorandomi perdutamente di Siviglia e del flamenco e ho aggiunto alle gitine svizzere Solothurn e Estavayer-Le-Lac (dove ho fatto il mio primo bagnetto lacustre!).
Ho visto l’eclissi solare da un vecchio osservatorio di Berna e la stupenda mostra su Gauguin alla Fondation Beyeler, ho rivissuto la magia di Art Basel e ho visitato la Vitra Haus in Germania desiderando una casa così, sono andata a Expo 2015 e ho imprecato per buona metà del tempo e ho fatto pace con alcuni luoghi di Torino in interminabili passeggiate solitarie.
Mi sono fatta il pianto dell’anno guardando Brave e ho riso come non mai rivedendomi tutta l’intera serie de La Tata, sono entrata nel vortice di House of Cards e siccome sono una che se le cerca sto seguendo Scandal in inglese e How to get Away with Murder in francese (ma perché?).
Per quanto riguarda le letture sono passata con nonchalance da Anna Politkovskaja a Konmari (anche se questa storia che i calzini hanno un’anima non mi ha convinta fino in fondo) ma il mio anno è iniziato con La Storia del Rock di Ezio Guaitamacchi e si è concluso con Con la Musica di Pietro Leveratto, libri che consiglio tanto a chi ritiene che la musica sia un elemento indispensabile nella propria vita.




Buon 2016!
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